La Cooperativa Sporting Club
Nella primavera del 1972 alcuni soci del Circolo Tennis Etruria decisero di costituire una associazione al fine di realizzare un nuovo Club più grande tale da poter consentire, nel futuro, alle famiglie, in quel tempo in forte crescita, maggiori possibilità di utilizzo con una più ampia offerta di attività sportive e culturali da condividere.
Il 29 Maggio del 1972, con atto redatto nello studio del Notaio Balestri, in Prato, i Sigg.
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si costituirono nella “Cooperativa Sporting Club s.p.a. a r.l.“.
L'intenzione dei promotori era quella di trovare un immobile da acquistare ove costruire il nuovo circolo del tennis confidando che i soci dell' Etruria potessero trasferirvisi; l'immobile che ospitava il C.T. Etruria era, infatti, di proprietà comunale con ogni conseguenza oggettiva che ne derivava in ordine alla gestione delle spese.
La scelta cadde su di una antica proprietà sita in Prato, in via Firenze, confinante con via Del Poggio Secco, costituita da una villa del '700, con annessa casa colonica di 75 vani, stalle, frantoio e varie cantine, circondata dai poderi “Pino” e “Poggio Secco”, di proprietà dei Sigg.ri Dino Baldassini e Mario Coppini, imprenditori molto noti in città. Questi, a loro volta, l'avevano acquistata dalla Marchesa Elisa Baciocchi Adorno Rosselli Del Turco, degli Imperiali di Francavilla, con atto del 3 Dicembre 1962.
Dopo una rapida trattativa,dovuta agli ottimi rapporti di amicizia che legavano i proprietari venditori ai costituenti dello “Sporting”, si giunse all'acquisto dell'intero immobile che si perfezionò con atto del Notaio Luigi Bettini del 30 Dicembre 1972. Il prezzo complessivo della compravendita fu di lire centoquaranta milioni.
Iniziarono ad arrivare le prime richieste di ammissione, come soci della neonata cooperativa “Sporting”, da parte degli altri soci dell'Etruria che, in pochi mesi, giunsero a 250 circa.
Con i soldi ricavati dalle sottoscrizioni dei nuovi soci fu possibile iniziare i lavori per la costruzione del circolo del tennis. Il progetto era particolarmente ambizioso. La villa venne completamente ristrutturata con la realizzazione di un Bar con ampia sala lettura, un ristorante con annessa una taverna, varie sale per il gioco delle carte e del biliardo. All'esterno furono realizzati nove campi da tennis in terra rossa, di cui un “centrale” con tre tribune in “tufo”, una piscina di venticinque metri per sedici con annessa altra piscina per bambini e spazio verde allestito con ombrelloni, lettini e sdraio oltre un campo di calcio, sito all'entrata del Club, con ampio posteggio per le autovetture. Furono costruiti, inoltre, gli spogliatoi per i soci e quelli per gli ospiti, una palestra mentre una delle annesse casa coloniche venne destinata alla attuale segreteria. I lavori si protrassero per tre-quattro anni e, già a partire dalla primavera-estate del 1975, alcuni campi da tennis poterono essere utilizzati. Le domande di sottoscrizione di nuove azioni continuarono ad arrivare numerose e ciò permise al Consiglio di Amministrazione della Cooperativa di autofinanziarsi e portare a termine l'ambizioso progetto.
Il 25 Maggio del 1975, davanti al Notaio Cecchetti, i Signori:
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costituirono un associazione denominata “Tennis Club Prato”, con sede in Prato, Via Firenze 95.
Calò Carducci, Lucchesi, Romagnoli, Meoni, Magnolfi, Pini e Innocenti facevano parte anche dei costituenti dello “Sporting”.
La neonata associazione venne costituita al fine di poter realizzare, compiutamente, gli scopi e le finalità della Cooperativa Sporting alla quale, i soci del Tennis Club Prato dovevano, necessariamente,appartenere. Il Tennis Club Prato, dal quel momento, avrebbe gestito tutte le attività sociali che si sarebbero svolte nell'immobile di proprietà della Cooperativa Sporting in virtù di un contratto di comodato tra le stesse associazioni stipulato. Oggi i soci fondatori sono 580.
Il primo consiglio di amministrazione dello Sporting era cosi formato:
Consiglieri |
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Sindaci |
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Sono stati Presidenti della Cooperativa Sporting Club:
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