Il Tennis Club Prato dal 1975
Una storia di successo lunga quaranta anni
Sin dall’inizio dell’attività il T.C. Prato ha dedicato particolare attenzione ai giovani. Nel 1976 si iniziò ospitando i Campionati Italiani Juniores e nello stesso anno la prima edizione del Torneo “International Tennis Federation Junior”.
Da quell’anno i più grandi campioni del ranking ATP – WTA hanno in età giovanile calcato i campi in terra-rossa del nostro Circolo ed alcuni hanno iscritto il loro nome nel nostro Albo d’Oro, tra i più noti gli appassionati ricordiamo Federer, Murray, Hass, Safina, Pennetta, Vinci.
Per sei anni consecutivi il circolo ha curato l’organizzazione del “Master E.T.A” che ha visto scontrarsi le promesse europee under 14 ed under 16 e tra tutti, con piacere, ricordiamo l’ottima belga Cljister e Nadal.
Nel 1980 Il Circolo ha ospitato i Campionati Italiani Assoluti vinti da Corrado Barazzutti.
Fiore all’occhiello dell’attività sportiva internazionale del nostro Club è stata l’organizzazione di due edizioni della “Coppa Davis”: 1987 che vide contrapporsi alla formazione Italiana capitanata da Adriano Panatta la Svezia di Mats Wilander e nel 1998 che vide contrapporsi alla formazione italiana capitanata da Paolo Bertolucci lo Zimbabwe dei fratelli Black.
Tutto quanto sopra non ha relegato il nostro circolo in posizione passiva; le nostre squadre, da anni, partecipano a tutte le competizioni nazionali delle categorie da Juniores a seniores.
Il nostro Circolo da diversi anni oramai è sul podio nel “Trofeo F.I.T.” che premia i migliori tra i circa 3.090 Circoli affiliati.
Tra i mille successi, di cui meglio in seguito, ci piace ricordare la “Coppa Croce” e la “Coppa Valeria” nell’anno 1976, le due “Coppa Italia” targate 1989 e 1995, la "Serie A1 femminile" nel 1982, la “Serie A2 femminile” dell’anno 2000, la “Serie C femminile” dell’anno 2002 ed a coronamento abbiamo bissato il “Titolo Italiano assoluto A1 femminile” dell’anno 2013, dopo lunghi anni di attesa al secondo gradino del podio. Nel 2015, nel 2016, nel 2017 e nel 2019 la nostra "Serie A1 femminile" è nuovamente campione d'Italia.
Negli anni 2014 - 2015 - 2016 - 2017 - 2018 - 2019 il Tennis Club Prato con pochi altri ha partecipato e partecipa in entrambe le competizioni a squadre nazionali, A1 maschile e femminile.
La Cooperativa Sporting Club
Nella primavera del 1972 alcuni soci del Circolo Tennis Etruria decisero di costituire una associazione al fine di realizzare un nuovo Club più grande tale da poter consentire, nel futuro, alle famiglie, in quel tempo in forte crescita, maggiori possibilità di utilizzo con una più ampia offerta di attività sportive e culturali da condividere.
Il 29 Maggio del 1972, con atto redatto nello studio del Notaio Balestri, in Prato, i Sigg.
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si costituirono nella “Cooperativa Sporting Club s.p.a. a r.l.“.
L'intenzione dei promotori era quella di trovare un immobile da acquistare ove costruire il nuovo circolo del tennis confidando che i soci dell' Etruria potessero trasferirvisi; l'immobile che ospitava il C.T. Etruria era, infatti, di proprietà comunale con ogni conseguenza oggettiva che ne derivava in ordine alla gestione delle spese.
La scelta cadde su di una antica proprietà sita in Prato, in via Firenze, confinante con via Del Poggio Secco, costituita da una villa del '700, con annessa casa colonica di 75 vani, stalle, frantoio e varie cantine, circondata dai poderi “Pino” e “Poggio Secco”, di proprietà dei Sigg.ri Dino Baldassini e Mario Coppini, imprenditori molto noti in città. Questi, a loro volta, l'avevano acquistata dalla Marchesa Elisa Baciocchi Adorno Rosselli Del Turco, degli Imperiali di Francavilla, con atto del 3 Dicembre 1962.
Dopo una rapida trattativa,dovuta agli ottimi rapporti di amicizia che legavano i proprietari venditori ai costituenti dello “Sporting”, si giunse all'acquisto dell'intero immobile che si perfezionò con atto del Notaio Luigi Bettini del 30 Dicembre 1972. Il prezzo complessivo della compravendita fu di lire centoquaranta milioni.
Iniziarono ad arrivare le prime richieste di ammissione, come soci della neonata cooperativa “Sporting”, da parte degli altri soci dell'Etruria che, in pochi mesi, giunsero a 250 circa.